Cerchiamo di fare chiarezza nella maniera più semplice possibile, su cosa significhi l'aiuto della BCE e dell'Europa Unita e su quali effetti pratici si dipanano con le politiche messe in atto in soccorso degli Stati facenti parte dell'Unione Europea, dopo l'emergenza Coronavirus.
Partiamo da un presupposto, lo specchietto più evidente per vedere lo stato di salute dell'economia di uno Stato, finanziariamente, non viene espresso dal fantomatico "spread", quanto piuttosto dai prezzi dei titoli di stato, tra i quali i più noti sono senza dubbio i BTP o Buoni del Tesoro Pluriennali.
Tutto ciò a prescindere dall'approvazione dei Recovery Found, che a quanto pare troveranno oramai un accordo nella loro programmazione.
Partiamo dal presupposto che senza l'intervento di un'Autorità potente come la Banca Centrale Europea, un paese come il nostro, con un debito pubblico spaventoso, sarebbe al collasso.
Basta vedere il grafico del BTP scadenza marzo 2067.
Come ben visibile, per i dati in nostra disponibilità, e di chiunque ne abbia voglia, negli anni precedenti, la quotazione si aggirava sugli 80€. Un titolo di Stato, nella stragrande maggioranza dei casi, viene emesso alla "pari", ovvero ad un valore di rimborso di 100€. Ciò vuol dire che se il prezzo scende sotto i 100, lo Stato, in parole povere, paga più interessi a chiunque li acquisti, e, ad un valore superiore a 100, lo Stato paga meno interessi. Per loro struttura intrinseca, i titoli di Stato seguono una logica secondo la quale, se il prezzo scende, i rendimenti salgono e viceversa. Questo aspetto porta ad una conclusione matematica. Con l'intervento della BCE, lo Stato Italiano sta pagando meno interessi sul debito, essendo attualmente la quotazione, pari a 112€. Per avere un prezzo superiore ai 100€ vuol dire che gli investitori si fidano della capacità dello Stato di rimborsare questi titoli di Stato, in quanto avvertono la garanzia di un organo superiore come quello rappresentato dall'Unione Europea, e pertanto la forza di acquisto è superiore a quella di vendita. Ciò conduce ad una conclusione: al momento attuale, senza il cappello della BCE, il nostro Paese sarebbe in una situazione di gravissima emergenza finanziaria, visto il PIL in caduta verticale a causa del lockdown scaturito dalla pandemia del Coronavirus,e con una produzione industriale anch'essa in caduta libera. Un rientro in area 96€ resta possibile, qualora la volatilità tornasse a crescere, ma questo, potenzialmente ha le caratteristiche per essere un punto di nuova risalita dei prezzi. Al di sotto di tale livello, le forze di vendita sarebbero importanti e determinerebbero un'ulteriore caduta dei prezzi. Molte volte, ci si divide in tifoserie, ma poi, guardando e conoscendo i numeri e il funzionamento degli strumenti giusti, ogni dubbio viene fugato dall'oggettività dei dati.